Dante Pattini la storia di un innocente.
Presentazione del libro giovedì 12 giugno alle ore 17 presso la Sala Rosa del Circolo dei Forestieri a Bagni di Lucca.

Giovedì 12 giugno alle ore 17 presso la Sala Rosa del Circolo dei Forestieri a Bagni di Lucca si terrà la presentazione del libro “Dante Pattini la storia di un innocente” realizzato da Dante Pattini, Aurora Pattini, Virginio Monti, Teresa Polacci e pubblicato da Tralerighe libri editore.

Alla presenza del sindaco Paolo Michelini verrà ricordato il delitto del giovane studente di 15 anni assassinato da un tedesco proprio il 12 giugno 1944. Interverranno i familiari del giovane giunti dal Piemonte e dalla Sardegna. L’evento introdotto dallo storico Andrea Giannasi, si aprirà proprio con il ricordo di quel tragico giorno quando alle ore 17.30, in località Villa a Bagni di Lucca, Dante Pattini studente liceale, venne ucciso dai colpi sparati da un soldato tedesco. Dante si trovava nell’appartamento posto al terzo piano della “chiesa inglese”, e mentre scrutava fuori dalla finestra, preoccupato forse dell’assenza della mamma e della sorella, fu colpito all’occhio destro da un colpo di fucile sparato da un tedesco. Dante Pattini era figlio di un Maresciallo dei Carabinieri.

L’omicidio, non l’unico a danno di civili in quel sanguinoso inizio d’estate, avvenne nel corso di un caotico e nervoso rastrellamento effettuato dai tedeschi come rappresaglia dopo le numerose perdite riportate nella battaglia di Fabbriche di Casabasciana (11-13 giugno) contro i partigiani della XI Zona comandata da Manrico Ducceschi “Pippo”.

Il colpevole non è mai stato identificato né punito, così come sono rimasti inascoltati i reiterati tentativi di Arturo Pattini di avere giustizia.

Solo il ricordo dei parenti più stretti – se non altro fino alla deposizione di una lapide commemorativa da parte dell’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – A.N.P.I., Associazione Toscana Volontari della Libertà A.T.V.L. Lucca e amministrazione comunale di Bagni di Lucca, il 9 dicembre 2021- ha reso onore alla memoria di un ragazzo a cui la violenza del nazifascismo ha impedito senza ragione di diventare grande. 

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