
Questa lettera fu scritta da Guido Francesconi, nato a Camaiore fraz. Marignana il 30 gennaio 1919 (figlio di Pamela e non Carmela come è scritto nel documento), che ha partecipato alle operazioni belliche del secondo conflitto mondiale con il Battaglione Saluzzo 23a Compagnia del 2° Reggimento Alpini (il battaglione dei Versiliesi) sul fronte Francese, Greco-Albanese, Albanese-Jugoslavo e infine in Russia nell’ ARMIR dove sarà catturato dai Russi e morirà il 19 febbraio 1943 all’osp. 2599 di Tambov nel sobborgo di Rada.
Il contenuto della lettera presenta un tono affettuoso e familiare in cui saluta parenti e amici, si rammarica del fatto di non essere tornato a casa per vedere loro e il padre e la madre e, infine, fa una richiesta di un aiuto economico in denaro (ciò evidenza la difficile condizione dei militari italiani al fronte durante i vari conflitti della Seconda Guerra Mondiale).
Il testo della lettera è il seguente:
“Cuneo 6/12/1940.
Caro padre rispondo alla vostra lettera la quale sento che di salute state tutti bene come spero segua anche di me in quanto a salute.
Cara mamma vi mando questa lettera da Giulio e vi dirò le cose come sono spero che vi dirà la verità come mai io non sono venuto mi avrete mandato soldini che Filiberto mi manda i saluti ora ve li contraccambio i saluti.
Cara mamma (Pamela) ora da Giulio vi mando le camiciole che m lavate e dopo quando ritorno mi manderete anche qualche cosa di soldi non lo ancora ricevuti ma quando viene Giulio lo venuti al sicuro per vado mangio e bevo ora non so quello che mandarvi addire riceverete i più sinceri saluti baci baci baci baci a tutti di famiglia saluti alla Maddalena e Ermanno e tanti baci alla Maria saluti alla nonna (Carmine) saluti alla Famiglia dello zio Nello e dello zio France saluti alla famiglia della Laurina Tutti miei amici Ugo Giuseppe Sirio più li riceverete voi altri da me.
Francesconi Guido”








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